Legge Valter Zanardi. «D’indole mitissima, di poche parole e ritegnosa, Melina si era mostrata amica a tutt’e due, senz’ombra di preferenza né per l’uno né per l’altro. Erano due bravi giovani, bene educati e cordiali.» Prime pubblicazioni: Pubblicata in parte in Roma. Rassegna illustrata dell’Esposizione […]
@Audio letture di Valter Zanardi
Legge Valter Zanardi. «Incerto come si sentiva ancora, nella nuova esistenza, non riusciva a immaginare nulla di preciso per l’avvenire. Può crescere l’albero nell’aria, se ancora scarse e non ben ferme ha le radici nella terra? Ma questo era certo, che lì ormai e per […]
Legge Valter Zanardi. «Non è mica vero che gli uomini si mettono insieme per darsi conforto e ajuto a vicenda. Insieme si mettono per farsi la guerra. Quando una casa sorge in un punto, l’altra casa non le si mette mica accanto come una compagna […]
Legge Valter Zanardi. «Lo credevano senza cuore, perché egli non piangeva. Ma dimostrava forse il pianto la intensità del dolore? Dimostrava la debolezza di chi soffre. Chi piange vuol far conoscere che soffre, o vuole intenerire, o chiede conforto e commiserazione.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Valter Zanardi. «Lucilla comincia a tremare; vuol fuggire; ma l’uscio si spalanca: ominacci di campagna ubriachi, vestiti di velluto, con gambali e speroni ai piedi; facce bestiali pavonazze, urlando, barcollando, allungando le manacce, la tirano dentro, in mezzo a una nuvola di fumo.» Prime […]
Legge Valter Zanardi. «Fu imprigionata nella più alta casa del paese, sul colle isolato e ventoso, in faccia al mare africano. Tutte le finestre ermeticamente chiuse, vetrate e persiane; una sola, piccola, aperta alla vista della lontana campagna, del mare lontano.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Valter Zanardi. «No, egli no, non doveva morire! Egli solo, della sua famiglia, l’avrebbe vinta! Aveva già quarantacinque anni. Gli bastava arrivare fino ai sessanta. Poi la morte – ma un’altra, non quella! non quella di tutti i suoi! – poteva pure prendersi la […]
Legge Valter Zanardi. «Curiosa quella mosca che vola, curioso quel canarino che saltella tornato nella gabbia, e quella gabbia che ne traballa, in questa cameretta che si rischiara sempre più accogliendo la luce d’un giorno che qua, per il corpo di questa donna rovesciato sul […]
Legge Valter Zanardi. «E un sapore nuovo ha l’aria, che gli entra nei polmoni, una soavità di refrigerio su le labbra, nelle narici… L’aria… ah, l’aria… Che delizia! La respira… ah, la beve ora, come non l’ha mai bevuta di là, nella vita; come nessuno […]
Legge Valter Zanardi. «Ah, quell’ombrello era suo, ormai, tutto suo, suo unicamente, e mai lo avrebbe ceduto, neppure alla mamma! Che pena, intanto, che tutta quella pioggia andasse sprecata…» Prime pubblicazioni: Novissima, anno IX, 1909, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. L’ombrello Legge Valter Zanardi […]
Legge Valter Zanardi. «Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttà.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves, Milano […]
Legge Valter Zanardi. «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Valter Zanardi. «Corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non più, con le sole zampette davanti, reggendola per […]
Legge Valter Zanardi. «L’estate veniva, il Rondone arrivava e aspettava con trepidazione uno, due, tre giorni; al terzo giorno ecco la Rondinella, ma d’anno in anno sempre più gracile e diafana, con gli occhi sempre più timidi e sbigottiti.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 30 […]
Legge Valter Zanardi. «È dunque un’idea. Ancora, sempre quella idea ch’egli non riesce in alcun modo a precisare. Appena ne avverte confusamente la presenza, si sente opprimere da quel peso. Appena gli svanisce, ecco: vuoto come un’ombra.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 2 giugno 1934, […]
Legge Valter Zanardi. «Perché non avrebbe potuto averlo, lei, un figlio suo, veramente suo? Sarebbe impazzita dalla felicità! Avrebbe sofferto qualunque umiliazione, qualunque vergogna, anche il martirio, per la gioja d’un figlio suo!» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 aprile 1911, poi in Terzetti, Treves, […]
Legge Valter Zanardi. «Io sono per esperienza con coloro che stimano cattivo consiglio lasciare i fanciulli nell’ignoranza di tante cose che, scoperte alla fine improvvisamente per caso, sconvolgono l’animo e lo guastano talvolta irreparabilmente. Sono convinto che non c’è altra realtà fuori delle illusioni che […]
Legge Valter Zanardi. «No, non era gelosia. Un altro sentimento era, duro rodente indefinibile, quello che Norina provava e da cui si sentiva svoltare il cuore in petto: rabbia fredda, invidia, dispetto, schifo e pietà insieme, nel vederlo già padre, lì, sotto gli occhi suoi, […]