Legge Valter Zanardi. «Tutti pregavano, tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati, e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza.» Prime pubblicazioni: Rassegna contemporanea, agosto 1911, raccolta Erba del nostro orto, Studio […]
@Audio letture di Valter Zanardi
Legge Valter Zanardi. «La vista quotidiana dei cento e più inquilini di quel casone lercio e tetro, gente che viveva per vivere, senza saper di vivere se non per quel poco che ogni giorno pareva condannata a fare: sempre le stesse cose…» Prime pubblicazioni: Novella, […]
Legge Valter Zanardi. «E guardò attorno gli alberi, con la gola stretta d’angoscia: quegli olivi centenarii, dal grigio poderoso tronco stravolto, immobili, come assorti in un sogno misterioso nel chiarore lunare.» Prima pubblicazione: Nella raccolta Bianche e nere, Renzo Streglio e C. Editori, Torino, 1904. Già composta […]
Legge Valter Zanardi. «Da quel terrazzo che pareva il cassero d’una nave, ella guardava assorta nella notte sfavillante di stelle, piena del cupo eterno lamento di quell’infinita distesa d’acque, innanzi a cui gli uomini avevano con fiducia animosa costruito le lor piccole case, ponendo la […]
Legge Valter Zanardi. «Sai da che nasce questa illusione, amico mio? Dal fatto che crediamo in buona fede d’esser tutti, ogni volta, in ogni nostro atto; mentre purtroppo non è così.» Prima pubblicazione: Prima pubblicazione: Corriere della Sera, 4 febbraio 1912. Risposta Legge Valter Zanardi […]
Legge Gaetano Valter Zanardi. «Non c’è più nessun affetto che tenga, quando una necessità crudele costringa a trascurar certi bisogni, che si debbono per forza soddisfare. Provatevi a non dormire per parecchie e parecchie notti di fila, dopo aver faticato tutto il giorno.» Prima pubblicazione: […]
Legge Valter Zanardi. «Avrebbe forse dovuto pentirsene, come d’un peccato, perché costava necessariamente lagrime agli altri questo suo inutile riso. Ma che poteva farci se non moriva? E del resto, che pentimento, se l’uno e l’altra, stanchi d’aspettare invano la sua morte, s’erano di là […]
Legge Valter Zanardi. «Nessuna cosa più la invogliava a sperare nella vita: riconosceva che s’era illusa, che il vero inganno le era venuto dall’inesperienza, dall’appassionata e credula sua natura, più che dal giovine a cui s’era abbandonata e che non avrebbe potuto mai esser suo. […]
Legge Valter Zanardi. «Correva per il cielo una trama fitta d’infinite nuvolette lievi, basse, cineree, come se fossero chiamate in fretta di là, di là, verso levante, a un misterioso convegno, e pareva che la luna, dall’alto, le passasse in rassegna.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 29 […]
Legge Valter Zanardi. «E si mise con molta diligenza a disporre i libri per materia, poi preparò la carta per gli appunti, temperò il lapis nero e poi quello rosso e turchino, per certi suoi segni particolari (espedienti mnemonici!) e finalmente si sedette per intraprendere […]
Legge Valter Zanardi. «Aveva appena vent’anni; bassotta, formosa, bianchissima di carnagione, coi capelli lucidi, neri, spartiti sul capo, stirati sulla fronte e annodati in fitte treccioline dietro la nuca. Gli occhi furbi le brillavano, quasi aggressivi.» Prima pubblicazione: La Riviera ligure n. 48, luglio 1903, poi […]
Legge Valter Zanardi. «Comprendeva e compativa. Aveva coscienza che la sua persona triste, invecchiata, imbruttita, non poteva ispirare alla sposa né affetto né confidenza: si sentiva anche lui il cuore pieno di lagrime.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 18 novembre 1900, raccolta Bianche e nere, Renzo […]
Legge Valter Zanardi. «Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta’ zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo.» […]
Legge Valter Zanardi. «La trovò che disegnava, innanzi a un cavalletto, il ritratto del fidanzato. Con molta timidezza lo ritraeva ingrandito da una fotografia di piccolo formato, mentre la madre, per ingannare il tempo, leggeva un romanzo francese della biblioteca del commendator Seralli.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Valter Zanardi. «Ma non fate codesta faccia afflitta, da imbecilli, perché non vi narro una storia triste. Tra me e l’ospedale – benché non possa soffrire i medici e la loro scienza – ho saputo sempre stabilire dolci e delicatissime relazioni.» Prime pubblicazioni: E […]
Legge Valter Zanardi. «Credi, amico mio: a lasciar fare alla natura, noi saremmo, per inclinazione, tutti quadrupedi. La meglio cosa! Più comodi, ben posati, sempre in equilibrio…» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure, n. 42, ottobre 1902, poi in Bianche e nere, Renzo Streglio e C. […]