Legge Valter Zanardi. «Per tutto il tempo che durò il viaggio di nozze, non solamente poi si coricò in quello stesso letto, ma desinò e cenò anche negli stessi ristoranti, dove la buon’anima aveva condotto a desinare la moglie…» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure, luglio […]
@Audio letture di Valter Zanardi
Legge Valter Zanardi. «Vaporavano tutt’intorno dalle terre assolate vecchi odori, di tante cose sparse e seccate da anni all’aperto, e qua si mescolavano coi tepori grassi del letame, col tanfo secco delle granaglie, con quello acre della paglia bruciata e bagnata del forno.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Valter Zanardi. «Quale ignoto dramma si chiudeva in quelle due donne vestite di nero, in viaggio, lontane dal loro paese? Chi piangeva o perché piangeva, così pallida e vinta nel suo cordoglio, quella giovane signora?» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 24 febbraio 1901. Nenia Legge Valter […]
Legge Valter Zanardi. «Dove vada tutta questa roba preziosa, che noi spediamo – questo, vedi – non sono riuscito ancora a capirlo. Ma ho un certo dubbio, che non lo capiscano bene neanche gli uomini; e mi consolo.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 ottobre […]
Legge Valter Zanardi. «Sì, quei lumini là, come una moltitudine di lucciole a congresso, rischiarano penosamente e rimangono tutta la notte a vegliare, nel lugubre silenzio, vicoletti lerci e scoscesi e tane di miseria, forse peggiori di questi del suo paese.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Valter Zanardi. «L’aria, satura di tutte le fragranze delle ville vicine, pareva grillasse d’un baglior d’oro, e tutti i visi delle donne, sotto i cappelloni spavaldi, sorridevano accesi da riflessi purpurei.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 9 luglio 1911, poi in La trappola, Treves, […]
Legge Valter Zanardi. «A casa non disse una parola né alla madre né alla figliuola. Del resto, non aveva mai ammesso, da sedici anni, dal giorno della sciagura in poi, nessun discorso che non si riferisse ai bisogni momentanei della vita.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Valter Zanardi. «Ammazzare il cane a un contadino siciliano? Ma si guardassero bene dal rifar la prova! Ammazzare il cane a un contadino siciliano voleva dire farsi ammazzare senza remissione. Che aveva da perdere colui?» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 13 marzo 1913, poi […]
Legge Valter Zanardi. «E nel ritrarsi verso la porta, scorse anch’egli dalla grata della finestrella alta, nella parete di faccia, la luna che, se di là dava tanto male al marito, di qua pareva ridesse, beata e dispettosa, della mancata vendetta della moglie.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Valter Zanardi. «Il giorno appresso, da capo. Egli è là, nello stesso atteggiamento, coi gomiti sul davanzale e il bel capo biondo tra le mani; e la guarda, la guarda come il giorno avanti, con quella strana intensità nello sguardo» Prime pubblicazioni: Il Campo, […]
Legge Valter Zanardi. «Sentiva che la sorte lo aveva frodato: non gli aveva dato nulla di ciò che da giovine aveva sperato; gli aveva tolto, da vecchio, quasi tutto quel po’ che, senza desiderio, aveva avuto.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 25 agosto 1912, poi […]
Legge Valter Zanardi. «Aveva avuto sempre vie piane innanzi a sé; non si era mai addentrato negli oscuri e profondi meandri della vita, e forse perciò non sapeva diffidare né di se stesso né d’alcuno.» Prime pubblicazioni: Rivista popolare di politica, lettere e scienze sociali, […]
Legge Valter Zanardi. «L’imagine del destino che opprimeva e affogava, nella vecchiaja, Papa-re, si poteva intravedere in quel suo gran cappellaccio roccioso e sbertucciato, che, troppo largo di giro, gli sprofondava fin sotto la nuca e fin sopra gli occhi.» Prima pubblicazione: Avanti della Domenica, […]
Legge Valter Zanardi. «C’era una mosca, lì sul muro, che pareva immobile; ma, a guardarla bene, ora cacciava fuori la piccola proboscide e pompava, ora si nettava celermente le due esili zampine anteriori, stropicciandole fra loro, come soddisfatta.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 2 ottobre 1904, […]
Legge Valter Zanardi. «Le galline sono tanto stupide, che covano anche le uova fetale da altre, e quando da queste uova non loro nascono i pulcini, non sanno distinguerli da quelli nati dalle uova loro, e li amano e li allevano con la stessa cura. […]
Legge Valter Zanardi. «Se talvolta, buon Dio, neppure la coscienza dei mali immediati è ritegno che basti contro ai desiderii! Noi siamo deboli creature…» Prime pubblicazioni: La Tribuna illustrata della domenica, 26 agosto 1894; poi in Psiche, 11 settembre 1897 e in Ariel, 5 giugno […]
Legge Valter Zanardi. «Un usignuolo veniva a cantare ogni notte nel mio giardino, tutto ridente e squillante a maggio di rose gialle, di rose rosse, di rose bianche e di garofani e di geranii.» Prima rappresentazione: 29 settembre 1922 Roma, Teatro Argentina, Compagnia Lamberto Picasso. […]
Legge Valter Zanardi. «Ah, se quel pipistrello non ci fosse stato! Ma c’era! c’era! Non se n’accorgeva il pubblico, tutto intento allo spettacolo; ma eccolo lì, eccolo lì…» Prima pubblicazione: Prima pubblicazione: La lettura, gennaio 1920. Il pipistrello Legge Valter Zanardi Da Youtube ****** […]