Legge Valter Zanardi. «Era dunque chiaro che le «Donne» erano entrate in casa della Longo, nella notte, e le avevano cambiato il figlio, prendendosi il bambino bello e lasciandogliene uno brutto per farle dispetto.» Prime pubblicazioni: La riviera ligure, aprile 1902 col titolo Le nonne, […]
@Audio letture di Valter Zanardi
Legge Valter Zanardi. «I rari passanti si fermavano e si voltavano a mirare, tra stupiti e indignati. Il sonno del cocchiere su la cassetta e il sonno del morto dentro il carro: freddo e nel bujo, quello del morto; caldo e nel sole, quello del […]
Legge Valter Zanardi. «Passeggiavano accanto, loro due soli, pe’ vialetti del prato in pendio sotto gli alti platani, bersagliati dalla maligna curiosità di tutti gli altri bagnanti. A lui questa maligna curiosità pareva non dispiacesse punto…» Prime pubblicazioni: La Riviera Ligure, novembre 1905, poi in La […]
Legge Valter Zanardi. «Su un quadricello presso la mensola sorgeva un uccellaccio imbalsamato, dal collo e dalle zampe esili e lunghissime, il quale pareva guardasse spaventato, con gli occhi di vetro, gli attori muti di quella lugubre scena.» Prime pubblicazioni: Roma di Roma, in cinque […]
Legge Valter Zanardi. «Si sentiva rinato. Aveva di nuovo tutte le meraviglie d’un bambino, e anche le lagrime facili, come le hanno i bambini, per ogni nonnulla.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 12 agosto 1906, poi in La vita nuda, Treves 1910. La toccatina Legge Valter […]
Legge Valter Zanardi. «Era, come la maestra e donna di tutte le case del paese, la più squallida e la più scura: una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo, con in mezzo un fosco cisternone abbandonato.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 3 dicembre 1905, poi in […]
Legge Valter Zanardi. «Era veramente uno spettacolo commoventissimo la fedeltà di questo cane d’una donna infedele, verso quei due uomini ingannati.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 20 novembre 1904, poi in La vita nuda, Treves 1910. La fedeltà del cane Legge Valter Zanardi Da Youtube ****** […]
Legge Valter Zanardi. «Tutt’a un tratto, s’alzò. Appena in piedi, gli parve strano che si fosse alzato. Avvertì che non si era alzato da sé, ma che era stato messo in piedi da una spinta interiore, non sua, forse di quel pensiero riposto, come in […]
Legge Valter Zanardi. «Il corvo di Mìzzaro, nero nell’azzurro della bella mattinata, sonava di nuovo pei cieli la sua campanella, libero e beato.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 26 ottobre 1902 col titolo Corvo, 77 – Asino, 23 – Caduta, 80; col nuovo titolo nella raccolta Il […]
Legge Valter Zanardi. «Quel vecchietto entrò con la titubanza di un pollastro sperduto. Oppresso dalla ricchezza solenne e austera della casa, e non sentendo più quasi i proprii piedi su gli spessi tappeti, s’inchinava goffamente a ogni passo.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 11 gennaio 1903, […]
Legge Valter Zanardi. «Mi lasci dire! Se la morte, signor mio, fosse come uno di quegli insetti strani, schifosi, che qualcuno inopinatamente ci scopre addosso… Lei passa per via; un altro passante, all’improvviso, lo ferma e, cauto, con due dita protese le dice: – «Scusi, […]
Legge Valter Zanardi. «La casa sorgeva nel quartiere più alto della città, in cima al colle. La città aveva lassù una porta, il cui nome arabo, divenuto stranissimo nella pronunzia popolare: Bibirrìa, voleva dire Porta dei Venti.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 27 agosto 1905, poi […]
Legge Valter Zanardi. «Donne e fanciulli, cantando le canzoncine in ginocchio, tenevano fissi gli occhi a quella Madonnina sull’altare, tra i ceri accesi e le rose offerte in gran profusione; e ciascuno desiderava ardentemente che quella Madonnina gli toccasse in sorte.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Valter Zanardi. «I denti, i denti erano la disperazione di Bobbio! Se n’era fatti strappare cinque, sei, non sapeva più quanti; ma quei pochi che gli erano restati pareva si fossero incaricati di torturarlo anche per gli altri andati via.» Prima pubblicazione: Corriere della […]
Legge Valter Zanardi. «Era cattivo, sì. Ma era anche la disperazione di dover finire tra poco, in una poltrona, perso da una parte e scemo, tra quelle tre donne che lo seccavano e che gli mettevano addosso la smania di scapparsene, finché era in tempo, […]
Legge Valter Zanardi. «Dicevano gli antichi che gli Akragantini mangiavano ogni giorno come se dovessero morire il giorno dopo, e costruivano le loro case come se non dovessero morir mai.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 31 dicembre 1913, poi in Un cavallo nella luna, Treves, […]
Legge Valter Zanardi. «Nella gabbia, sospesa tra le tende al palchetto della finestra, stava la notte soltanto, e, di giorno, nei brevi momenti che si recava a beccare il suo miglio e a bere con molti inchini smorfiosi una gocciolina d’acqua. Era insomma come la […]
Legge Valter Zanardi. «Nunziata entrò coi piedi scalzi, ravviandosi con le mani i capelli scarmigliati dal vento. Alla vista di quella saletta quieta nella casa del suo vecchio curato che le ricordava altri tempi, dal capo si passò le mani sul volto e si mise […]