@Audio letture di Giuseppe Tizza

Legge Giuseppe Tizza.  «Raccolse le sue robe, e il giorno prima che egli lasciasse la casa di salute, […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Diede di piglio al fiasco, furiosamente, e ingollò due bicchieri di vino, uno sopra l’altro, […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Serate africane! Il mare, quand’era scirocco, veniva a frangersi impetuoso sotto quella terrazza bianca, che […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Il giorno appresso, da capo. Egli è là, nello stesso atteggiamento, coi gomiti sul davanzale […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Ansava il grand’uomo, tozzo e corpulento, dal testone calvo, sotto la cui cute liscia giallastra […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Vaporavano tutt’intorno dalle terre assolate vecchi odori, di tante cose sparse e seccate da anni […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Già impacciato per conto suo, il professor Gori si fermò poco oltre l’entrata; si guardò […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Ecco lì le umili case di un villaggio: tetti e finestre e porte e scale […]

Legge Giuseppe Tizza.  «E si fermò ad ammirare un prato, su cui una moltitudine di gambi esili, dritti, […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Perché mostra di non credere alla mia potenza! Ma per fortuna ci credono gli altri, […]

Legge Giuseppe Tizza.  «E lo scialle, che s’era aperto al vento, andava a cadere mollemente, così aperto, più […]

Legge Giuseppe Tizza.  «E com’era triste quello sbiadito color di vernice su quel gambo di ferro che ne […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Era una vecchia borsetta, evidentemente lasciata lì da qualche avventore. Forse era vuota. Se non […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Il vecchio rimase lì immobile, con le mani sulle gambe giunte. Aveva una bellissima testa, […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Tu non puoi immaginare l’odio che m’ispirano le cose che vedo, prese con me nella […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine e appena rischiarata, una donna. Livida, col […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Stretta nelle spalle, ha la gobba, dietro, ben segnata dal giubbino verde sbiadito: la gobba […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Quando le scuole erano chiuse per le vacanze estive, la maestrina Boccarmè non sapeva che […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Invece, ogni notte, seduto presso la finestra, me ne sto quieto quieto a contemplare il […]

Legge Giuseppe Tizza.  «L’incuria, la rilassatezza altrui lo offendevano; se protratte, lo esacerbavano, ma, a poco a poco, […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Era dunque chiaro che le «Donne» erano entrate in casa della Longo, nella notte, e […]

Legge Giuseppe Tizza.  «La coscienza gli rimordeva. Non c’era dubbio! Dio misericordioso gli concedeva la grazia di metterlo […]

Legge Giuseppe Tizza.  «Giù! Aspetta. Lì c’è una zappa. E ti faccio grazia, perché neanche di questo saresti […]