Legge Lorenzo Pieri. «Sentiva che la sorte lo aveva frodato: non gli aveva dato nulla di ciò che da giovine aveva sperato; gli aveva tolto, da vecchio, quasi tutto quel po’ che, senza desiderio, aveva avuto.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 25 agosto 1912, poi […]
@Audio letture di Lorenzo Pieri
Legge Lorenzo Pieri. «E nel ritrarsi verso la porta, scorse anch’egli dalla grata della finestrella alta, nella parete di faccia, la luna che, se di là dava tanto male al marito, di qua pareva ridesse, beata e dispettosa, della mancata vendetta della moglie.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Lorenzo Pieri. «La casa sorgeva nel quartiere più alto della città, in cima al colle. La città aveva lassù una porta, il cui nome arabo, divenuto stranissimo nella pronunzia popolare: Bibirrìa, voleva dire Porta dei Venti.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 27 agosto 1905, poi […]
Legge Lorenzo Pieri. «Si sentiva rinato. Aveva di nuovo tutte le meraviglie d’un bambino, e anche le lagrime facili, come le hanno i bambini, per ogni nonnulla.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 12 agosto 1906, poi in La vita nuda, Treves 1910. La toccatina Legge Lorenzo […]
Legge Lorenzo Pieri. «In preda a una viva emozione, posò il cappello e montò, quel giorno, insolitamente, in cattedra. Le gracili mani gli tremolavano talmente, che stentò non poco a inforcarsi le lenti sulla punta del naso. Nell’aula il silenzio era perfetto.» Prima pubblicazione: La […]
Legge Lorenzo Pieri. «Quando aveva guadagnato quattro soldi, o strigliando due bestie o accudendo a qualche altra faccenda, purché spiccia, Nàzzaro diventava padrone del mondo. Due soldi di pane e due soldi di frutta. Non aveva bisogno d’altro» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 15 gennaio 1905, […]
Legge Lorenzo Pieri. «I rari passanti si fermavano e si voltavano a mirare, tra stupiti e indignati. Il sonno del cocchiere su la cassetta e il sonno del morto dentro il carro: freddo e nel bujo, quello del morto; caldo e nel sole, quello del […]
Legge Lorenzo Pieri. «Le galline sono tanto stupide, che covano anche le uova fetale da altre, e quando da queste uova non loro nascono i pulcini, non sanno distinguerli da quelli nati dalle uova loro, e li amano e li allevano con la stessa cura. […]
Legge Lorenzo Pieri. «Correva per il cielo una trama fitta d’infinite nuvolette lievi, basse, cineree, come se fossero chiamate in fretta di là, di là, verso levante, a un misterioso convegno, e pareva che la luna, dall’alto, le passasse in rassegna.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 29 […]
Legge Lorenzo Pieri. «Tutti pregavano, tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati, e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza.» Prime pubblicazioni: Rassegna contemporanea, agosto 1911, raccolta Erba del nostro orto, Studio […]
Legge Lorenzo Pieri. «Sai da che nasce questa illusione, amico mio? Dal fatto che crediamo in buona fede d’esser tutti, ogni volta, in ogni nostro atto; mentre purtroppo non è così.» Prima pubblicazione: Prima pubblicazione: Corriere della Sera, 4 febbraio 1912. Risposta Legge Lorenzo Pieri […]
Legge Lorenzo Pieri. «Ma non fate codesta faccia afflitta, da imbecilli, perché non vi narro una storia triste. Tra me e l’ospedale – benché non possa soffrire i medici e la loro scienza – ho saputo sempre stabilire dolci e delicatissime relazioni.» Prime pubblicazioni: E […]
Legge Lorenzo Pieri. «Ah, se quel pipistrello non ci fosse stato! Ma c’era! c’era! Non se n’accorgeva il pubblico, tutto intento allo spettacolo; ma eccolo lì, eccolo lì…» Prima pubblicazione: Prima pubblicazione: La lettura, gennaio 1920. Il pipistrello Legge Lorenzo Pieri Da Spreaker.com ****** […]
Legge Lorenzo Pieri. «Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta’ zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo.» […]
Legge Lorenzo Pieri. «Credi, amico mio: a lasciar fare alla natura, noi saremmo, per inclinazione, tutti quadrupedi. La meglio cosa! Più comodi, ben posati, sempre in equilibrio…» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure, n. 42, ottobre 1902, poi in Bianche e nere, Renzo Streglio e C. […]
Legge Lorenzo Pieri. «Perché non avrebbe potuto averlo, lei, un figlio suo, veramente suo? Sarebbe impazzita dalla felicità! Avrebbe sofferto qualunque umiliazione, qualunque vergogna, anche il martirio, per la gioja d’un figlio suo!» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 aprile 1911, poi in Terzetti, Treves, […]
Legge Lorenzo Pieri. «Comprendeva e compativa. Aveva coscienza che la sua persona triste, invecchiata, imbruttita, non poteva ispirare alla sposa né affetto né confidenza: si sentiva anche lui il cuore pieno di lagrime.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 18 novembre 1900, raccolta Bianche e nere, Renzo […]