Di Daniele Lisi. È l’arte – e quindi la finzione – che incide sulla realtà, è l’arte che arriva prima della vita […] Opposta alle provocazioni dei futuristi e all’impegno del teatro politico, è tutta qui l’elegante rivoluzione teatrale pirandelliana: vita e palcoscenico coincidono. Anche […]
Metateatro
Di Cristina Scarcella. Pirandello giunse al teatro per una profonda convinzione di ordine morale: era convinto, cioè, che, attraverso la rappresentazione scenica, si potesse rivelare meglio agli uomini le verità alle quali egli era dolorosamente pervenuto. Egli definì perciò “teatro dello specchio” tutta la sua […]
Di Florinda Nardi. Entrambi pongono al centro della propria drammaturgia il testo, entrambi, però, non prescindono dalla specificità del linguaggio teatrale, entrambi, infine, ma non per ultimo, scelgono di dare voce alle proprie idee mostrando – come direbbe Goldoni – una “poetica posta in azione” […]
Di Maria Elena Santuccio. Piuttosto che essere coinvolti emozionalmente, come nel teatro dannunziano o fascista, gli spettatori sono chiamati a compiere uno sforzo interpretativo e a riflettere su quelle che il capocomico definisce le “astruserie del dialogo” pirandelliano. Qui il linguaggio non è né chiaro […]