Legge Gaetano Marino. «Ero già entrato così, inavvertitamente, nel sonno e sognavo. E nel sogno, per quelle vie deserte, mi parve a un tratto d’incontrar Gesù errante in quella stessa notte, in cui il mondo per uso festeggia ancora il suo natale..» Prima pubblicazione: Rassegna […]
@Audio letture di Gaetano Marino
Legge Gaetano Marino. «Ah, chi sa quante povere vecchie, intanto, in quelle case, piangevano come zia Velia e pensavano che la casa del Signore, almeno quella, se la loro è così squallida e nuda, la casa del Signore dev’essere bella e ricca e luminosa» Prima […]
Legge Gaetano Marino. «La via Flaminia s’allungava diritta, fangosa, rischiarata qua e là dai fanali, il cui lume a tratti balzava e s’oscurava sotto i colpi del vento, che a le mie spalle agitava gli alberi foschi di villa Borghese battuti dalla pioggia.» Prima pubblicazione: Roma […]
Legge Gaetano Marino. «Com’era fredda! Ma bisognava farla tacere… Quel pianto era insopportabile… Non voleva latte? Era fasciata forse troppo stretta? Volle sfasciarla lei, con le sue mani. Oh che gambette misere, paonazze… e come tremavano, contratte dallo spasimo.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 12 luglio […]
Legge Gaetano Marino. «Fin dall’infanzia (potete bene immaginarlo) non ebbi mai amicizia coi barbieri. Credo anzi che questi mi dovessero tutti, e con ragione, odiare. Per la qual cosa, uscendo la mattina di quel memorabile 12 aprile, già deliberato al sacrifizio, mi parve di andarmi […]
Legge Gaetano Marino. «Viene una guardia: «Proibito dormire sulla strada». E allora dove? «Sgombrate!» Tu non sgombri. Niente paura. Qualcuno, se proprio non vuoi, ci penserà a farti sgombrare. Avrà pur diritto, chi non ha più casa, a un posto dove stare, sulla terra.» Prima […]
Legge Gaetano Marino. «Neri, enormi, in quella fiamma prodigiosa, scrollavano a ogni minimo gesto tutta la notte, come se dalla tenebra volessero ricreare il mondo, ridargli forze, abolendo il tempo, una sempiterna giovinezza e davvero la falce della luna e le selve dei misteriosi sogni […]
Legge Gaetano Marino. «Ma c’è poi veramente questo qualcuno che seguita a ridere, nonostante la voce che serpeggia ormai da un pezzo in mezzo alla riunione? Chi è? Dov’è? Bisogna dargli la caccia, afferrarlo per il petto, sbatterlo al muro, e, tutti coi pugni protesi, […]
Legge Gaetano Marino. «Non hai voluto saper d’equivoci. Scuse, non hai voluto accettarne. Hai voluto il duello: cioè, farmi dare una sciabolata. Bene, ti servo subito. Ma lascia ora che provveda io a garantire, come meglio posso, la mia pelle.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, […]
Legge Gaetano Marino. «S’era d’ottobre e pareva ancora piena estate, sebbene di tratto in tratto, entro quel tepore denso di odori inebrianti, sorvolasse dal mare che s’intravedeva prossimo di tra il fitto turbinio di tutti quei fusti d’alberi, qualche primo brivido di frescura autunnale.» Prime […]
Legge Gaetano Marino. «Egli vedeva quasi in ogni oggetto il consiglio, il gusto, la previdenza di lei. Ella aveva consigliato quella disposizione alla mobilia del salotto; ella aveva suggerito la compera di questo e di quell’oggetto, utilissimi ed eleganti. S’era messa al posto della sposa […]
Legge Gaetano Marino. «Ella amava così, da undici anni, il suo mite adoratore. Era un amor misto d’orgoglio e di pietà, quasi: orgoglio di sé, pietà di lui. Certamente, neppur l’ombra della sentimentalità, in lei, delle solite scipite storie d’amore.» Prima pubblicazione: La tavola rotonda, […]
Legge Gaetano Marino. «Fortuna intanto, dico, che non siamo costretti a far pane del nostro tempo. Quantunque, d’altro canto, chi sa che non saremmo stati meno infelici, se la sorte ti avesse costretto a far del tuo tavolino da studio, piuttosto che un bancone d’alchimista […]
Legge Gaetano Marino. «Era uno spettacolo strano la collera pazza di quell’uomo. Un riso frenetico scattò dalle sue labbra e si perde in un rantolo strozzato. – Non sapea più quel che si faceva… E fuori di sé appiccò il fuoco alla capannetta come per […]
Legge Gaetano Marino. «Con infinito sgomento m’accorgo di non aver più idea d’essermi messo in viaggio su un treno. Non ricordo più affatto di dove sia partito, dove diretto; e se veramente, partendo, avessi con me qualche cosa. Mi pare nulla.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Gaetano Marino. «Pazza da quattro anni, sì. E la sua pazzia consiste appunto nel credere che egli non voglia farle vedere la figliuola. Quale figliuola? E morta, è morta da quattro anni la figliuola; e la signora Frola, appunto per il dolore di questa […]
Legge Gaetano Marino. «Quel chiodo era lì, in mezzo alla strada deserta, e vi spiccava in tal maniera che irresistibilmente attirava a sé non pur lo sguardo ma anche la mano di chi si fosse trovato a passare, forzato a chinarsi per raccattarlo, anche senza […]
Legge Gaetano Marino. «Un cavallo non è come un cane che può restar senza padrone, e, se va per via, nessuno ci fa caso. Un cavallo è un cavallo; e se non lo sa, lo sanno gli altri che lo vedono, il corpo che ha, […]