Legge Gaetano Marino. «Che senso di smanioso tormento, quali fitte di rimorso le aveva cagionato il non sapere, il non poter dire neanche a se stessa a chi appartenesse veramente il nuovo essere che cominciava a viverle in grembo.» Prime pubblicazioni: Il Ventesimo, 23 dicembre […]
@Audio letture di Gaetano Marino
Legge Gaetano Marino. «Era dunque chiaro che le «Donne» erano entrate in casa della Longo, nella notte, e le avevano cambiato il figlio, prendendosi il bambino bello e lasciandogliene uno brutto per farle dispetto.» Prime pubblicazioni: La riviera ligure, aprile 1902 col titolo Le nonne, […]
Legge Gaetano Marino. «Tutti pregavano, tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati, e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza.» Prima pubblicazione: Raccolta Erba del nostro orto, Studio editoriale lombardo, Milano 1915. Ristampa […]
Legge Gaetano Marino. «Sonavano nell’aria che inebriava, satura di tutte le fragranze della nuova primavera, le campane delle chiese, tra i gridi festivi delle rondini guizzanti a frotte nel luminoso ardore di quel vespero indimenticabile.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 8 agosto 1909. Raccolta Erba del […]
Legge Gaetano Marino. «Perché non le mostra mai donna Mimma, le mani? Già! con le mani non li tocca mai: li bacia, parla con loro, gestisce tanto con gli occhi, con la bocca, con le guance; ma dallo scialle le mani non le cava mai […]
Legge Gaetano Marino. «La vista quotidiana dei cento e più inquilini di quel casone lercio e tetro, gente che viveva per vivere, senza saper di vivere se non per quel poco che ogni giorno pareva condannata a fare: sempre le stesse cose…» Prime pubblicazioni: Novella, […]
Legge Gaetano Marino. «Commosso e pieno di rimorso per quel pianto, don Angelino si pentì della sua durezza, sopraffatto all’improvviso da un rispetto, che quasi lo avviliva di vergogna, per quella vecchia che piangeva innanzi a lui per la sua fede offesa.» Prima pubblicazione: Il […]
Legge Gaetano Marino. «Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna… C’era la Luna! la Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, […]
Legge Gaetano Marino. «Sì, quei lumini là, come una moltitudine di lucciole a congresso, rischiarano penosamente e rimangono tutta la notte a vegliare, nel lugubre silenzio, vicoletti lerci e scoscesi e tane di miseria, forse peggiori di questi del suo paese.» Prime pubblicazioni: Corriere della […]
Legge Gaetano Marino. «Donne e fanciulli, cantando le canzoncine in ginocchio, tenevano fissi gli occhi a quella Madonnina sull’altare, tra i ceri accesi e le rose offerte in gran profusione; e ciascuno desiderava ardentemente che quella Madonnina gli toccasse in sorte.» Prima pubblicazione: Corriere della […]
Legge Gaetano Marino. «Era, come la maestra e donna di tutte le case del paese, la più squallida e la più scura: una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo, con in mezzo un fosco cisternone abbandonato.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 3 dicembre 1905, poi in […]
Legge Gaetano Marino. «Era cattivo, sì. Ma era anche la disperazione di dover finire tra poco, in una poltrona, perso da una parte e scemo, tra quelle tre donne che lo seccavano e che gli mettevano addosso la smania di scapparsene, finché era in tempo, […]
Legge Gaetano Marino. «Vaporavano tutt’intorno dalle terre assolate vecchi odori, di tante cose sparse e seccate da anni all’aperto, e qua si mescolavano coi tepori grassi del letame, col tanfo secco delle granaglie, con quello acre della paglia bruciata e bagnata del forno.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Gaetano Marino. «Li conosceva dunque davvero tutti gli orrori della guerra; tutto ciò che narrava, lo aveva veduto, sentito, provato; c’era stato insomma davvero, alla guerra, quantunque non vi avesse preso parte attiva.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 21 agosto 1904, poi in Erma bifronte, […]
Legge Gaetano Marino. «Speranze, illusioni, ricchezza e tant’altre belle cose aveva perduto il signor Aurelio lungo il cammino della vita: gli era solo rimasta la fede in Dio ch’era, tra il bujo angoscioso della rovinata esistenza, come un lanternino.» Prima pubblicazione: Prima pubblicazione: Il Marzocco, […]
Legge Gaetano Marino. «Erano tutti d’accordo. Parlavano davanti a lui di cose aliene, per distrar la sua attenzione; ma l’intesa segreta traspariva evidentissima dai loro sguardi. Non s’erano mai guardati così tra loro!» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 aprile 1914, poi in Il carnevale […]
Legge Gaetano Marino. «Quel vecchietto entrò con la titubanza di un pollastro sperduto. Oppresso dalla ricchezza solenne e austera della casa, e non sentendo più quasi i proprii piedi su gli spessi tappeti, s’inchinava goffamente a ogni passo.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 11 gennaio 1903, […]
Legge Gaetano Marino. «Il demonio, che gli s’è domiciliato da tant’anni nella gola, quell’anno, per Natale, non gli aveva voluto dar più requie: giù risate e risate senza fine.» Prima pubblicazione: in La rallegrata, Bemporad, Firenze 1922. Un «goj» Adattamento e messa in voce di […]