01. 1922 – Raccolta “Scialle Nero”

Il racconto lungo «Scialle Nero», composto intorno al 1900, dà il titolo al primo gruppo di “Novelle per un anno”, già sin dall’edizione Bemporad, Firenze 1922. La raccolta comprende quindici novelle, nell’ordine: «Scialle Nero», «Prima notte», «Il “fumo”», «Il tabernacolo», «Difesa del Mèola», «I fortunati», «Visto che non piove…», «Formalità», «Il ventaglino», «E due!», «Amicissimi», «Se…», «Rimedio: la geografia», «Risposta», «Il pipistrello».

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Raccolta "Scialle Nero"

Raccolta
“Scialle Nero” – 1922

1922 – Raccolta “Scialle nero”
  • 001. Scialle nero – Novella
    001. Scialle nero – Novella

    «Egli si rattenne a stento, allibito, urlando, con le braccia levate. Udì il tonfo terribile, giù. Sporse il capo. Un mucchio di vesti nere, tra il verde della piaggia sottostante. E lo scialle, che s’era aperto al vento, andava a cadere mollemente, così aperto, più…

  • 002. Prima notte – Novella
    002. Prima notte – Novella

    «Non gridava; glielo diceva così piano e con tanto tremore nella voce, che la povera mamma si sentiva strappare il cuore. Il tremore della figlia – lei lo capiva – era perché dal cancello aveva intraveduto l’interno del camposanto, tutte quelle croci là, su cui…

  • 003. Il «fumo» – Novella
    003. Il «fumo» – Novella

    «E guardò attorno gli alberi, con la gola stretta d’angoscia: quegli olivi centenarii, dal grigio poderoso tronco stravolto, immobili, come assorti in un sogno misterioso nel chiarore lunare.» Prima pubblicazione: nella raccolta Bianche e nere, Renzo Streglio e C. Editori, Torino, 1904. Già composta probabilmente nel…

  • 004. Il tabernacolo – Novella
    004. Il tabernacolo – Novella

    «Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta’ zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo.» Prime pubblicazioni: Il…

  • 005. Difesa del Mèola – Novella
    005. Difesa del Mèola – Novella

    «Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta’ zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo.» Prime pubblicazioni: Il…

  • 006. I fortunati – Novella
    006. I fortunati – Novella

    «Tutti pregavano, tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati, e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza.» Prime pubblicazioni: Rassegna contemporanea, agosto 1911, raccolta Erba del nostro orto, Studio editoriale lombardo, Milano…

  • 007. Visto che non piove… – Novella
    007. Visto che non piove… – Novella

    «Giusto in quel tempo accadeva che i contadini per i loro seminati non fossero mai paghi dell’acqua che il cielo mandava; e se davvero qualche anno non pioveva, ecco che la colpa era dei canonici della Cattedrale, a cui non pareva l’ora di levarsi d’addosso…

  • 008. Formalità – Novella
    008. Formalità – Novella

    «Da quel terrazzo che pareva il cassero d’una nave, ella guardava assorta nella notte sfavillante di stelle, piena del cupo eterno lamento di quell’infinita distesa d’acque, innanzi a cui gli uomini avevano con fiducia animosa costruito le lor piccole case, ponendo la loro vita quasi…

  • 009. Il ventaglino – Novella
    009. Il ventaglino – Novella

    «Aveva appena vent’anni; bassotta, formosa, bianchissima di carnagione, coi capelli lucidi, neri, spartiti sul capo, stirati sulla fronte e annodati in fitte treccioline dietro la nuca. Gli occhi furbi le brillavano, quasi aggressivi.» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure n. 48, luglio 1903, poi in Bianche e nere,…

  • 010. E due! – Novella
    010. E due! – Novella

    «Correva per il cielo una trama fitta d’infinite nuvolette lievi, basse, cineree, come se fossero chiamate in fretta di là, di là, verso levante, a un misterioso convegno, e pareva che la luna, dall’alto, le passasse in rassegna.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 29 settembre 1901, col…

  • 011. Amicissimi – 1902 – Novella
    011. Amicissimi – 1902 – Novella

    «Credi, amico mio: a lasciar fare alla natura, noi saremmo, per inclinazione, tutti quadrupedi. La meglio cosa! Più comodi, ben posati, sempre in equilibrio… Quante volte mi butterei a camminare a terra, così con le mani puntate, gattone! Questa maledetta civiltà ci rovina!.» Prime pubblicazioni:…

  • 012. Se… – Novella
    012. Se… – Novella

    «Se talvolta, buon Dio, neppure la coscienza dei mali immediati è ritegno che basti contro ai desiderii! Noi siamo deboli creature…» Prime pubblicazioni: La Tribuna illustrata della domenica, 26 agosto 1894; poi in Psiche, 11 settembre 1897 e in Ariel, 5 giugno 1898; nella raccolta…

  • 013. Rimedio: la geografia – Novella
    013. Rimedio: la geografia – Novella

    «Non c’è più nessun affetto che tenga, quando una necessità crudele costringa a trascurar certi bisogni, che si debbono per forza soddisfare. Provatevi a non dormire per parecchie e parecchie notti di fila, dopo aver faticato tutto il giorno.» Prima pubblicazione: Il Convegno, febbraio 1920,…

  • 014. Risposta – Novella
    014. Risposta – Novella

    «… Crediamo in buona fede d’esser tutti, ogni volta, in ogni nostro atto; mentre purtroppo non è così. Ce ne accorgiamo quando, per un caso disgraziatissimo, all’improvviso restiamo agganciati e sospesi a un atto solo tra i tanti che commettiamo» Prima pubblicazione: Corriere della Sera,…

  • 015. Il pipistrello – Novella
    015. Il pipistrello – Novella

    «Perché io vi prego di credere, signori miei, che sono svenuta davvero, sentendomelo venire in faccia, qua, qua, sulla guancia! E domani sera non recito, no, no, non recito, commendatore, perché né lei né altri può obbligarmi a recitare con un pipistrello che mi sbatte…

Alcune di esse erano state pubblicate in precedenti raccolte: «Se…», in Beffe della morte e della vita, Lumachi, Firenze, 1902; «Scialle nero», «Prima notte», «Il “fumo”», «Il tabernacolo», «Formalità», «Il ventaglino», «Amicissimi» in Bianche e nere, Streglio, Torino, 1904; le tre novelle, che hanno in comune ambienti e personaggi: «Difesa del Mèola», «I fortunati», «Visto che non piove», erano apparse, ciascuna col suo titolo ma sotto quello complessivo di « Tonache di Montelusa», in Erba del nostro orto, Studio Editoriale Lombardo, Milano, 1915.
Erano apparse precedentemente su riviste e giornali: «Se… », ne La Tribuna illustrata della domenica, 26 agosto 1894 e successivamente in Ariel, 5 giugno 1898; «Prima notte», in Il Marzocco, 18 novembre 1900; «E due!» (sotto il titolo «Stringi»), in Il Marzocco, 29 settembre 1901; «Amicissimi», ne La Riviera ligure, ottobre 1902; «Il ventaglino», ne La Riviera ligure, luglio 1903; «Il tabernacolo», in Il Marzocco, 8 ottobre 1909; «I fortunati», in Rassegna contemporanea, agosto 1911; «Risposta», in Corriere della Sera, 4 febbraio 1912; «Il pipistrello», ne La lettura, gennaio 1920.

Dalle novelle «Scialle nero» e «L’altro figlio» (della raccolta In silenzio,) è derivata la commedia in tre atti, L’innesto, rappresentata nel 1919.
Furono utilizzati come soggetti cinematografici: «Il ventaglino» e «Il pipistrello» (G. Salvini, 1925).
Dalla novella «Amicissimi» Stefano Landi (pseudonimo del figlio dell’Autore, Stefano) trasse una commedia.

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