In origine queste liriche si intitolarono Elegie boreali e furono certamente più di sedici. Raccolte in volume sedici elegie nel 1895, dopo quasi quarantanni Pirandello ne ripubblicò cinque, rivedute, nella Nuova Antologia, fascicolo del 1° dicembre 1934. Queste cinque elegie recano i seguenti titoli redazionali: Aurora nel nord (VI del volume 1895), Pattinatori a sera (V), Intorno al fuoco (X), Fuoco d’inverno (già in Ariel, 8 gennaio 1898), Addio all’amata (XIV).
Introduzione
Le Elegie renane contenute nell’edizione romana del 1895 sono sedici.
Il volumetto – pagine 42 formato cm. 18 x 12 – reca il Seguente frontespizio:
« LUIGI PIRANDELLO / ELEGIE RENANE / (1889-1890) / Roma / Tipografia dell’Unione Coop. Editrice / Via di Porta Salaria 23-A / 1895 ».
In origine queste liriche si intitolarono Elegie boreali e furono certamente più di sedici. Nel numero del 23 febbraio 1890 della Vita Nuova (Firenzesi legge infatti la«XXIV»; in Psiche (Palermo, 16 settembre 1890 apparvero la «IX» e la «XIV», che non furono raccolte in volume; nella Cronaca d’Arte (Milano, 10 marzo 1891 fu stampata un’altra elegia non compresa tra le sedici del volume; e tre altre, col titolo Elegie renane I, II, III, apparvero nell’Ariel (Roma, a. I, N. 4, 8 gennaio 1898), una delle quali, la II, fu ripubblicata dopo 36 anni nel fascicolo del 10 dicembre 1934 della Nuova Antologia; un’altra, inedita, è stata trovata tra le carte lasciate da Luigi Pirandello. Inoltre, due elegie, la «X» e la «V», pubblicate rispettivamente nella Vita Nuova (23 novembre 1890) e nella Critica diretta da Gino Monaldi (Roma, 16 maggio 1821), furono indicate in tali rassegne come «IX» e «VII»: segno che la raccolta aveva, in un primo progetto, una diversa disposizione, in relazione appunto al maggior numero di componimenti che avrebbe dovuto comprendere. La III, invece, apparve con tale numero d’ordine, a conclusione di una «Cronaca d’arte» di Ugo Fleres, nella Critica diretta da G. Monaldi, 27 giugno 1895.
Raccolte in volume sedici elegie nel 1895, dopo quasi quarantanni Pirandello ne ripubblicò cinque, rivedute, nella Nuova Antologia, fascicolo del 1° dicembre 1934. Queste cinque elegie recano i seguenti titoli redazionali: Aurora nel nord (VI del volume 1895), Pattinatori a sera (V), Intorno al fuoco (X), Fuoco d’inverno (già in Ariel, 8 gennaio 1898), Addio all’amata (XIV).
Tra le carte di Pirandello sono state trovate, inoltre, sette elegie, di cui una inedita e sei rivedute, tutte dattilografate e distinte da numeri romani: I, IV, VI, VIII, X, XI, XII. Le cinque mancanti sono evidentemente quelle pubblicate nel fascicolo del 1° dicembre 1934 della Nuova Antologia, consegnate alla redazione della rivista nell’unico esemplare esistente, che andò perduto in tipografia. È quindi impossibile, ormai, stabilire la numerazione esatta dei dodici componimenti, a meno che non si voglia presumere che nella Nuova Antologia le cinque elegie siano state stampate nell’ordine in cui erano state disposte dal poeta insieme con le altre sette.
Invece di sostituire i nuovi ai vecchi testi, dando in nota le varianti, si è ritenuto opportuno riprodurre fedelmente l’edizione del 1895. L’ordine di raccolta è quindi il seguente: sedici elegie secondo la raccolta del 1895; otto elegie non comprese nella raccolta del 1895; otto elegie rivedute.
Si noti che nel cennato fascicolo della Nuova Antologia furono anche pubblicate due altre liriche di Pirandello, La fune e Andando, comprese, nella presente edizione, nelle « Poesie varie ». Le « Sette liriche » sono accompagnate da una nota redazionale, di cui gli studiosi non vorranno tener conto perché inesatta.
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