20. Lago di Lugano

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Lago di Lugano

20. Lago di Lugano

Dalla Rassegna settimanale universale, anno I, n. 15, 12 aprile 1896.

     Mi par che tutto or sia cangiato intorno;

mi rende estraneo tanta meraviglia…
Nel passato ancor l’anima s’impiglia,
e guarda come da un lontano giorno.

     Sempre amai questo lago or fosco ed ora

morbido, come azzurro vel di seta.
Oggi triste è la vita; doman, lieta;
e tutto è qui, tutto com’era e ancora

     sarà, per sempre. Ecco un battello pieno

d’allegra gente in su l’aperta tolda.
Ecco, a la gente piace ancor Valsolda
e Val d’Intelvi e l’Orrido d’Osteno.

     Già di porpora il sol veste le spalle

dei monti attorno; ai declinanti raggi
ridon tra il verde gli umili villaggi
del monte Bre, de la quieta valle

     del Cassarate. Razzano da lunge,

qual per interno incendio, le finestre
fiorite, e giú da l’oratorio alpestre,
da le chiesette intorno al lago giunge

     il suon de l’Ave. Oh dolce di mia madre

preghiera antica! oh madre! Or l’ombra scende
sul vaporoso lago, e insiem le orrende
cure scendon con lei, scendon le ladre

     del sonno e de la pace. Ahi, su me pesa,

ombra tremenda, il tempo! E al mio pensiero
sta innanzi l’avvenir qual freddo e nero
antro in cui, quasi ingorda belva presa

     da fiere doglie dopo un sanguinoso

pasto, un rimorso sempre piú mi cacci.
E, quivi dentro, a me certo altri lacci
son tesi! Io non avrò giammai riposo.


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Raccolte Poesie
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  • 1890 – Raccolta “Pasqua di Gea”
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  • 1890/1922 – Raccolta “Poemetti”
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  • 1890/1933 – Poesie sparse
    1890/1933 – Poesie sparse

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  • 1895/1934 – Raccolta “Elegie Renane”
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    In origine queste liriche si intitolarono Elegie boreali e furono certamente più di sedici. Raccolte in volume sedici elegie nel 1895, dopo quasi quarantanni Pirandello ne ripubblicò cinque, rivedute, nella Nuova Antologia, fascicolo del 1° dicembre 1934. Queste cinque elegie recano i seguenti titoli redazionali: Aurora nel…

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  • Poesie – Introduzione (con Audio lettura)
    Poesie – Introduzione (con Audio lettura)

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Noto soprattutto per le numerose e caratteristiche novelle, le singolari opere teatrali e gli altrettanto peculiari romanzi, Pirandello, agli albori della sua carriera, fu anche poeta. Un poeta che, nonostante fosse solo agli inizi, lasciava già intravedere chiare tracce non solo del suo inconfondibile stile, ma soprattutto della sua particolare visione del mondo e della natura umana. Nel 1960 vennero per la prima volta pubblicate in un’unica raccolta tutte le opere poetiche dell’autore, accompagnate da testi inediti pazientemente ricercati e recuperati fra i numerosi scritti sparsi. L’amore ed i rapporti fra uomo e donna, tematiche chiave in Pirandello, spesso trasfigurate da ambientazioni irreali e mitiche, mostrano già quelle lacerazioni e contraddizioni che col tempo diventeranno segni distintivi dell’intera opera pirandelliana. Basti pensare al titolo della prima raccolta poetica dell’autore, Mal giocondo, ossimoro che, dietro l’apparente scherzo nell’accostare due termini così dissimili, quasi a volersi burlare del lettore, anticipa le antinomie e incoerenze che saranno parte integrante delle successive opere teatrali e dei romanzi.

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