2017. Compagnia “Gruppo Arte e Cultura” di Torino.
Secondo atto dello spettacolo “Migranti: figli del caos”.
Regia di Simonetta Sola
Scenografie di Laura Lepore
Coreografia di Laura Scaringella
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L’atto unico, tratto dalla novella omonima (1902), fu rappresentato per la prima volta nel novembre del ’23 al Teatro Nazionale di Roma.
Ambientato in Sicilia ai primi del ’900, il dramma, che ha come disperato sottofondo storico l’emigrazione massiccia della povera gente del Sud, è basato sul tema della maternità, così caro a Pirandello. Una semplice popolana di una contrada siciliana, Maragrazia, soffre perché i suoi due figli, partiti per l’America e presumibilmente diventati ricchi, non si curano più di lei.
Maragrazia pateticamente tenta di richiamarli a sé promettendo loro la donazione di uno sconnesso casale. I figli, come è prevedibile, non tornano, mentre Maragrazia non vuole accettare le cure di un altro figlio che, invece, vive nello stesso paese. Non le vuole accettare, certo; quel figlio lei non l’ha desiderato, non l’ha voluto! E nato contro la sua volontà dalle violenze che è stata costretta a subire da parte di un brigante, un residuo di galera. Ora, anche se quel figlio si mostra affettuoso verso di lei, Maragrazia non può accoglierne l’affetto; e il figlio non desiderato, ma incolpevole e disposto a prendersi cura della madre, è violentemente rifiutato, mentre ancora ricercato è l’affetto degli altri due, voluti al momento della nascita, ma ora lontani, chiusi nel loro egoismo. Ma che ci può fare Maragrazia? Niente: «è il sangue che si ribella!».
Personaggi
Maragrazia
Ninfarosa
Rocco Trupía
Un giovane medico
Jaco Spina
Tino Ligreci
Le comari del vicinato: La Gialluzza, La Z’a Marassunta, La ‘gnà Tuzza La Dia, La Marinese
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