Il Teatro di Luigi Pirandello – Elenco opere teatrali

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Leggendo le pagine dei romanzi e delle novelle non è difficile intuire la vocazione drammatica di Pirandello: si percepisce un dinamismo, una concretezza fuori dell’ordinario. Come se i nervi fossero scoperti, il personaggio freme, si esaspera, contrasta. Il dialogo dà subito scintille, la pagina reclama l’oralità, la recitazione.
Il Teatro di Luigi Pirandello
Sommario
Elenco delle opere in versione integrale
Introduzione al Teatro di Luigi Pirandello
Fasi del teatro Pirandelliano
La prima fase del teatro Pirandelliano
Il teatro moderno e Pirandello
I personaggi Pirandelliani
Elenco opere teatrali

Elenco opere teatrali

Elenco cronologico teatro
  • 1910 – La morsa – Epilogo in un atto
    1910 – La morsa – Epilogo in un atto

    L’atto unico è comunemente classificato nell’ambito della commedia borghese o collocato nel filone teatrale verista dì fine Ottocento. Ma va rilevato che tutto pirandelliano è il pregio del puntuale sviluppo psicologico dei personaggi, e pirandelliana è la monde che se ne deduce: al di là…

  • 1910 – Lumíe di Sicilia – Commedia in un atto
    1910 – Lumíe di Sicilia – Commedia in un atto

    Il tempo e le circostanze possono far cambiare la persona amata fino a farla diventare altra da quello che era: dolorosamente labile e mutevole si rivela l’oggetto dell’amore per chi è rimasto legato alla sua immagine originaria con purezza d’affetti. FONTE Novella «Lumíe di Sicilia»…

  • 1913 – Il dovere del medico – Dramma in un atto
    1913 – Il dovere del medico – Dramma in un atto

      La soluzione pirandelliana di questo delicato tema si basa sull’idea di una libertà umana che nessuno può coartare, nemmeno in una situazione così drammatica. E ancora una volta c’è la contrapposizione tra il tribunale degli uomini e quello della propria coscienza. FONTE «Il gancio»…

  • 1915 – Cecè – Commedia in un atto
    1915 – Cecè – Commedia in un atto

    E’ un testo inconsueto nella produzione di Pirandello: un’esile commedia di ambiente alto-borghese, un divertimento lontano dalle caratteristiche del suo teatro impegnato, con un’azione scenica dal ritmo veloce e una vicenda scherzosa messa in moto dal protagonista Cecè. STESURA luglio 1913 PRIMA RAPPRESENTAZIONE 14 dicembre…

  • 1915 – La ragione degli altri – Commedia in tre atti
    1915 – La ragione degli altri – Commedia in tre atti

    È la prima commedia di Pirandello in tre atti, in lingua italiana. Il soggetto è il contrasto tra la moglie e l’amante del marito, tra la rispettabilità della famiglia, l’ordine costituito, e la maternità che resta umanamente valida anche se ottenuta trasgredendo le regole della…

  • 1916 – Liolà – Commedia campestre in tre atti
    1916 – Liolà – Commedia campestre in tre atti

    Si suol dire che la commedia risulta del tutto priva di ogni complicazione di tipo intellettualistico, ed è vero, nel senso che l’attenzione dello spettatore è catturata dalla festosa gioia di vivere di Liolà; il quale trasgredisce alle regole della società in cui vive, ma…

  • 1916 – Pensaci, Giacomino! – Commedia in tre atti
    1916 – Pensaci, Giacomino! – Commedia in tre atti

    Commedia morale, umoristica ma anche grottesca, con un personaggio che sembra voler affrontare l’ipocrisia del mondo senza la maschera di un ruolo sociale, quello di marito, perché di questo ruolo si libera subito, dichiarando di non volerlo essere. FONTE  Novella «Pensaci, Giacomino!» 1910 STESURA febbraio –…

  • 1917 – Così è (se vi pare) – Parabola in tre atti
    1917 – Così è (se vi pare) – Parabola in tre atti

    È una commedia dichiaratamente a tesi; Pirandello l’ha definita: «Parabola in tre atti». L’argomento è la verità, invano cercata concitatamente da tutti i personaggi dall’inizio alla fine, invano affermata e contraddetta in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco, sì da condurre naturalmente lo spettatore a…

  • 1917 – Il berretto a sonagli – Commedia in due atti
    1917 – Il berretto a sonagli – Commedia in due atti

    La società costringe gli individui ad apparire rispettabili, obbedendo a precisi codici di comportamento; ma, in realtà, nessuno intende infierire sulle debolezze umane, soffocare le passioni, impedire rapporti extraconiugali: tutto è permesso purché si salvino le apparenze, e ognuno possa mostrare tranquillamente «il pupo», il…

  • 1917 – Il piacere dell’onestà – Commedia in tre atti
    1917 – Il piacere dell’onestà – Commedia in tre atti

    Antonio Gramsci scriveva: «C’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione, e quando riesce, dà frutti insoliti nel teatro italiano, d’una plasticità e d’una evidenza fantastica, mirabile. Così avviene nei tre atti del Piacere dell’onestà.». FONTE  Novella…

  • 1917 – La giara – Commedia in un atto
    1917 – La giara – Commedia in un atto

    La commedia, di gusto campestre e giocoso, vive tutta nel contrasto fra due personaggi di opposto carattere, pittoreschi rappresentanti di una civiltà contadina, vivacemente messa in evidenza dal colorito dialogo e dalla corale partecipazione agli avvenimenti di tutti gli abitanti del fondo rustico. FONTE  Novella «La…

  • 1918 –  Ma non è una cosa seria – Commedia in tre atti
    1918 – Ma non è una cosa seria – Commedia in tre atti

    E’ fra le meno rappresentate commedie pirandelliane. I temi in essa trattati non sono nuovi rispetto anche allo stesso terreno di indagini di Pirandello e molti concetti li troviamo in altri lavori dell’autore agrigentino espressi in toni più drammatici ed impegnativi. FONTE  Novelle «La signora…

  • 1918 – Il giuoco delle parti – Commedia in tre atti
    1918 – Il giuoco delle parti – Commedia in tre atti

    L’arte dell’autore di creare una situazione di singolari equilibri per poi demolirla facendone cadere le macerie su tutti i personaggi; il «verbalismo filosofico» di cui Gramsci accusava Pirandello in questa commedia appaiono come vani, tragici tentativi di porre argini e contrasto dei sentimenti che in…

  • 1919 – L’innesto – Commedia in tre atti
    1919 – L’innesto – Commedia in tre atti

    E ancora una volta la vittoria dell’illusione e dell’illogicità, unica medicina ai mali umani? Al contrario l’impressione che resta è proprio quella del trionfo dell’amore, che, forte della sua grandezza, è in grado di superare ogni ostacolo. FONTE  Novelle «Scialle nero» (1904) e «L’altro figlio»…

  • 1919 – L’uomo, la bestia e la virtù – Apologo in tre atti
    1919 – L’uomo, la bestia e la virtù – Apologo in tre atti

    L’essere umano indossa una maschera che occulta la sua vera natura, ma viene giudicato per la maschera che indossa. È il paradosso borghese che Pirandello ha estremizzato in questo ‘apologo in tre atti’ come egli stesso lo definisce. FONTE  Novella «Richiamo all’obbligo» (1906) STESURA gennaio-febbraio…

  • 1919 – La patente – Commedia in un atto
    1919 – La patente – Commedia in un atto

    Si tratta di una scrittura che racchiude in sé tutti gli elementi più tipici dell’universo pirandelliano. In essa troviamo il tema della maschera forzatamente imposta, l’impossibilità di porsi agli altri per ciò che si è, il rifiuto da parte degli altri e la condanna ad…

  • 1920 – Come prima, meglio di prima – Commedia in tre atti
    1920 – Come prima, meglio di prima – Commedia in tre atti

    Come sempre nelle commedie di Pirandello il personaggio che dovrebbe essere il peggiore finisce per risultare l’unico veramente umano, fra gente mediocre o falsa. FONTE  Novelle «La veglia» (1904), «Vexilla regis…» (1897) STESURA ottobre? 1919 PRIMA RAPPRESENTAZIONE 24 marzo 1920 – Venezia, Teatro Goldoni, Compagnia Ferrero-Celli-Paoli.…

  • 1920 – La signora Morli, una e due – Commedia in tre atti
    1920 – La signora Morli, una e due – Commedia in tre atti

    Un doppio affetto, per l’amante e per il marito, può albergare nella stessa persona, fino al punto di farla sentire due persone diverse. Questo particolare aspetto della pirandelliana molteplicità dell’io è la «verità», crea profondi contrasti. FONTE  Novelle «Stefano Giogli uno e due» (1909) –…

  • 1920 – Tutto per bene – Commedia in tre atti
    1920 – Tutto per bene – Commedia in tre atti

    Parabola amara di un’esistenza in balia di una società finta e ipocrita: maschera tra maschere di un balletto crudele, nel “giallo” paradossale che gli uomini mettono in scena illudendosi di vivere. FONTE  Novella «Tutto per bene» (1906) STESURA 1919 – 1920 PRIMA RAPPRESENTAZIONE 2 marzo…

  • 1921 – Sei personaggi in cerca d’autore – Commedia da fare
    1921 – Sei personaggi in cerca d’autore – Commedia da fare

    Un dramma che contiene in sé tutte le future evoluzioni e trasformazioni della drammaturgia e della ricerca contemporanea. Uno spettacolo che raffigura una metafora insuperabile della condizione dell’uomo moderno, in bilico tra realtà e apparenza, verità e finzione. FONTE  Novelle «Personaggi» (1906) – «La tragedia di un personaggio» (1911)…

  • 1922 – All’uscita – Mistero profano in un atto
    1922 – All’uscita – Mistero profano in un atto

    I personaggi sono spiriti, o meglio apparenze, attori che hanno appena abbandonato il palcoscenico della vita, ancora con indosso la loro maschera, persuasi della parte che si diedero, simili a tremuli riflessi sull’acqua prima di dileguarsi. All’uscita STESURA aprile 1916. PRIMA RAPPRESENTAZIONE 29 settembre 1922…

  • 1922 – Enrico IV – Tragedia in tre atti
    1922 – Enrico IV – Tragedia in tre atti

    Un dramma, non semplice, ma geniale, che fin da subito colpì per originalità della situazione, per sorprese, colpi di scena e suspence, in cui l’apparenza e la realtà si mescolano in una commistione che non lascia intendere fino alla fine al pubblico quale sia davvero…

  • 1922 – L’imbecille – Commedia in un atto
    1922 – L’imbecille – Commedia in un atto

    Con «L’imbecille» Pirandello affronta i conflitti tra verità assoluta e illusione, tra coraggio e rifiuto di ciò che esiste sotto i nostri occhi, e getta il seme corrosivo e polemico che avrà una preziosa fioritura nel teatro contemporaneo. FONTE  Novella «L’imbecille» (1912) PRIMA RAPPRESENTAZIONE 10…

  • 1922 – Vestire gli ignudi – Commedia in tre atti
    1922 – Vestire gli ignudi – Commedia in tre atti

    Ognuno è un’anima nuda e sente la necessità di rivestirsi di un abito di rispettabilità, di qualità apprezzate dagli altri, per dare un senso alla propria vita e sentirsi concretamente qualcosa. STESURA aprile-maggio 1922 PRIMA RAPPRESENTAZIONE 14 novembre 1922 – Roma, Teatro Quirino, Compagnia Maria…

  • 1923 – L’altro figlio – Commedia in un atto
    1923 – L’altro figlio – Commedia in un atto

    Una delle figure di madri più inquietanti della letteratura pirandelliana: una madre che si ostina ad inviare lettere – lettere senza risposta – ai due figli partiti per l’America, ma che non accetta di riconoscere il figlio rimasto al paese perché frutto di una inenarrabile…

  • 1923 – L’uomo dal fiore in bocca – Dialogo in un atto, con audio
    1923 – L’uomo dal fiore in bocca – Dialogo in un atto, con audio

    L’atto unico ruota intorno ad un motivo fondamentale: l’attenzione minuziosa ad ogni piccolo dettaglio della quotidianità assume un valore vitale per chi come il protagonista si trova a vivere la condizione del condannato a morte. FONTE  Novella «Caffè notturno» (1918) poi intitolato «La morte addosso»…

  • 1923 – La vita che ti diedi – Tragedia in tre atti
    1923 – La vita che ti diedi – Tragedia in tre atti

    «La vita che ti diedi» è il testo più struggente di Luigi Pirandello sul tema della maternità. Leggendolo si capisce bene che, mentre lo scriveva, avesse in mente una donna precisa. Il più bel personaggio femminile del repertorio pirandelliano. FONTE Novelle «La camera in attesa»…

  • 1924 – Ciascuno a suo modo – Commedia in due o tre atti con intermezzi corali
    1924 – Ciascuno a suo modo – Commedia in due o tre atti con intermezzi corali

    La commedia mette in risalto la contraddizione interna di ogni essere umano tra le proprie azioni e le motivazioni dell’altro che è dentro di noi e viene chissà di dove e determina ‘non si sa come’ i nostri atti. Lo sdoppiamento tra i personaggi e…

  • 1925 – Sagra del Signore della Nave – Commedia in un atto
    1925 – Sagra del Signore della Nave – Commedia in un atto

    Un barlume di religiosità illumina l’universale bestialità umana? Certo è che a distinguere il «porco e avvocato», il «porco e notaio», il «porco e oro­logiaio», il «porco e farmacista» dall’ ottusa animalità dei porci puri e sem­plici è soltanto questo contraddittorio brivido di terrore sacro.…

  • 1927 – Bellavita – Commedia in un atto
    1927 – Bellavita – Commedia in un atto

    Bellavita, un insignificante omuncolo tradito per lunghi anni dalla bella e vivace moglie, è rimasto vedovo. Se, mentre la moglie era viva, finse di non accorgersi o peggio di accettare quel tradimento, ora dopo la morte di lei, escogita una inusitata forma di vendetta. FONTE…

  • 1927 – Diana e la Tuda – Tragedia in tre atti
    1927 – Diana e la Tuda – Tragedia in tre atti

    Il dualismo di vita e forma, tema dominante della più matura drammaturgia pirandelliana, fa addirittura da esplicito protagonista nella suggestiva personalizzazione delle due entità astratte che dominano l’intero dramma rendendo vivente e concreto quel conflitto teorico. FONTE  Novella «La trappola» in «Corriere della Sera», 22…

  • 1927 – L’amica delle mogli – Commedia in tre atti
    1927 – L’amica delle mogli – Commedia in tre atti

    I personaggi della storia si muovono sul palcoscenico di una piatta e grigia borghesia. Una delle loro missioni di vita da compiere è “accasarsi”, dunque prender moglie.  FONTE Novella «L’amica delle mogli» (1894) STESURA agosto 1926 PRIMA RAPPRESENTAZIONE 20 aprile 1927 – Roma, Teatro Argentina, Compagnia…

  • 1928 – La nuova colonia – Mito con Prologo e tre atti
    1928 – La nuova colonia – Mito con Prologo e tre atti

    Quando l’uomo si dimentica della sua natura, anche i propositi più buoni si tramutano in violenza e abisso di morte per imporre quell’ordine buono di cui l’uomo da solo non è capace. È qui incarnata quell’utopia sociale dimentica che il male non viene dal di…

  • 1929 – Lazzaro – Mito in tre atti
    1929 – Lazzaro – Mito in tre atti

    Assistiamo nel dramma a uno svolgimento che ci porta da una condizione di assoluta immobilità (mancanza completa di comunicazione, di comprensione e, in ultimo, di vita) a una situazione di evoluzione, in cui sono gettati i germi per uno sviluppo positivo.  STESURA febbraio – aprile?…

  • 1929 – O di uno o di nessuno – Commedia in tre atti
    1929 – O di uno o di nessuno – Commedia in tre atti

    Ancora una volta Pirandello rileva come l’unica vera dimensione disinteressata e naturale sia la maternità; nella paternità intervengono, invece, motivazioni egoistiche, suscitate da un senso dell’avere e dell’onore, retaggio della società pia che della natura.  FONTE  Novella «O di uno o di nessuno» (1912) STESURA…

  • 1930 – Come tu mi vuoi – Dramma in tre atti
    1930 – Come tu mi vuoi – Dramma in tre atti

    Pirandello, in ossequio alla sua filosofia, va oltre la semplice incertezza sulla identità della persona come percepita dal pubblico, ma si approfondisce sulla incertezza della identità che ogni persona sembra cercare e trovare in se stessa. E qui entra in gioco la memoria, non più…

  • 1930 – Questa sera si recita a soggetto – Commedia in tre atti ed un Intermezzo
    1930 – Questa sera si recita a soggetto – Commedia in tre atti ed un Intermezzo

    Il grande tema siciliano, la gelosia, non consente silenzi, timori, indecisioni, cose non dette, sospese, sommerse ed eternamente riaffioranti, come una denuncia senza prove, e avvolgimenti della coscienza in delirio che non smette di patire.  FONTE  Novella «Leonora addio!» (1910) STESURA fine 1928 – inizio…

  • 1931 – Sogno (ma forse no) – Commedia in un atto
    1931 – Sogno (ma forse no) – Commedia in un atto

    Con esemplare geometria drammaturgica Pirandello ci guida all’interno delle dinamiche universali del rapporto di coppia, restando sul crinale sottile, e per lui determinante, che separa realtà e immaginazione, la lucida veglia e lo stato onirico. STESURA dicembre 1928 – gennaio 1929 PRIMA RAPPRESENTAZIONE 11 gennaio…

  • 1932 – Trovarsi – Commedia in tre atti
    1932 – Trovarsi – Commedia in tre atti

    Ancora una volta, attraverso una storia che usa come paradigma una vicenda teatrale, Pirandello affronta temi che riguardano la società, il modo di relazionarsi tra gli uomini e in particolar modo la ricerca e l’espressione della verità di cui il palcoscenico può essere il più…

  • 1933 – Quando si è qualcuno – Rappresentazione in tre atti
    1933 – Quando si è qualcuno – Rappresentazione in tre atti

    Dopo aver passato l’intera vita cercando di diventare qualcuno, l’uomo non può più cancellare le maschere, le etichette, le relazioni che gli si sono attribuite. Ed è per questo che l’uomo anziano è “morto”, perchè non ha più la possibilità di cambiare, di essere libero,…

  • 1934 – La favola del figlio cambiato – Favola in tre atti in cinque quadri
    1934 – La favola del figlio cambiato – Favola in tre atti in cinque quadri

    Una storia che fa riferimento a una leggenda diffusa in tutto il mondo: lo scambio di un figlio alla nascita. Non un incidente ospedaliero, ma un atto voluto, doloso, misterioso. È forse pazza la madre che non riconosce più il proprio figlio, perché, lei afferma,…

  • 1935 – Non si sa come – Dramma in tre atti
    1935 – Non si sa come – Dramma in tre atti

    «Non si sa come», scandaglia una delle più brucianti contraddizioni della nostra esistenza: la distanza tra volontà e destino, tra ciò che scegliamo e ciò che non possiamo invece controllare. La vita si presenta a chiedere il conto, improvvisa come l’arrivo di un terremoto e…

  • 1937 – I giganti della montagna – Mito incompiuto in tre atti
    1937 – I giganti della montagna – Mito incompiuto in tre atti

    Una commedia che propone e ripropone la problematicità teatrale nelle sue varie possibili forme e riassume in fatto teatrale la vita stessa del teatro. Diario di teatralità. Diversi nuclei di teatro. Diversi piani di teatro. (Giorgio Strehler) FONTE Novella «Lo storno e l’Angelo Centuno» (1910)…

Pirandellu ‘n Sicilianu
  • 1915 – Liolà – Commedia campestre in tre atti (In siciliano)
    1915 – Liolà – Commedia campestre in tre atti (In siciliano)

    È stata definita da Pirandello «commedia campestre in tre atti». Se ne fa risalire la stesura in dialetto agrigentino all’agosto-settembre 1916. La trascrizione in italiano, a opera dello stesso Pirandello, fu pubblicata da Bemporad, Firenze, nel 1928. L’edizione in dialetto fu rappresentata dalla Compagnia Angelo…

  • 1916 – ‘A giarra – Commedia in un atto (in siciliano)
    1916 – ‘A giarra – Commedia in un atto (in siciliano)

    Commedia in un atto derivata dalla novella omonima (1909); fu scritta in dialetto agrigentino, col titolo ‘A giarra, probabilmente nell’ottobre del 1916 e rappresentata a Roma il 9 luglio 1917. La successiva versione di Pirandello in lingua italiana, scritta forse nei primi mesi del 1925, fu…

  • 1917 – ‘A vilanza – Dramma in tre atti (In siciliano)
    1917 – ‘A vilanza – Dramma in tre atti (In siciliano)

    ‘A vilanza. Non tutti sanno che Luigi Pirandello e Nino Martoglio scrissero ben due commedie a quattro mani; e non tutti sanno che in tali opere appare con decisione una Sicilia diversa: vera, bellissima e violenta, metafora di tutto un mondo e portatrice di valori…

  • 1917 – A birritta cu’ i ciancianeddi – Commedia in due atti (In siciliano)
    1917 – A birritta cu’ i ciancianeddi – Commedia in due atti (In siciliano)

    Commedia in due atti scritta nell’agosto 1916 in dialetto siciliano per Angelo Musco, col titolo ’A birritta cu’ i ciancianeddi derivata dalle novelle La verità (1912) e Certi obblighi (1912). Fu rappresentata dalla Compagnia di Angelo Musco a Roma, al Teatro Nazionale, il 27 giugno…

  • 1917 – Cappiddazzu paga tuttu – Commedia in tre atti in dialetto Siciliano
    1917 – Cappiddazzu paga tuttu – Commedia in tre atti in dialetto Siciliano

    Non tutti sanno che Luigi Pirandello e Nino Martoglio scrissero ben due commedie a quattro mani; e non tutti sanno che in tali opere appare con decisione una Sicilia diversa: vera, bellissima e violenta, metafora di tutto un mondo e portatrice di valori diversi. Una…

  • 1919 – ‘A patenti – Commedia in un atto in Siciliano
    1919 – ‘A patenti – Commedia in un atto in Siciliano

    È uno dei più originali e grotteschi atti di ribellione di un personaggio pirandelliano contro le ingiustizie della società. Pirandello mette in evidenza la tragica situazione in cui viene a trovarsi un poveretto bollato dalla società col marchio di menagramo, portasfortuna, jettatore: è odiato e…

  • Pirandellu ‘n sicilianu – Introduzione
    Pirandellu ‘n sicilianu – Introduzione

    “La realtà che io ho per voi è nella forma che voi mi date”‘ (L. Pirandello) La realtà che un uomo vive agli occhi del mondo è la realtà che egli stesso esprime. Da sempre l’uomo ha avuto bisogno di “comunicarsi” da quando per farlo…

Leggendo le pagine dei romanzi e delle novelle non è difficile intuire la vocazione drammatica di Pirandello: si percepisce un dinamismo, una concretezza fuori dell’ordinario. Come se i nervi fossero scoperti, il personaggio freme, si esaspera, contrasta. Il dialogo dà subito scintille, la pagina reclama l’oralità, la recitazione. Alla fine dell’Ottocento il teatro celebra il suo passaggio epocale, è lo spazio per eccellenza della comunicazione e dell’incontro sociale. Autori come Strindberg, Ibsen, Cechov, danno il brivido della novità e della scoperta, divengono i portavoce di culture remote. In Italia i veristi corrono l’avventura del palcoscenico: Verga, Capuana, De Roberto tentano la conversione, senza riuscire a superare una resistenza interiore.

Anche nel caso fortunato di Cavalleria rusticana e de La Lupa, il testo letterario conserva una priorità e una supremazia artistica. In questo contesto e su quest’onda lunga, Pirandello, pur con partenza da lontano e attraverso un itinerario faticoso, si rivela l’uomo giusto al posto giusto al momento giusto, raccogliendo un successo strepitoso, sul piano internazionale, senza precedenti e senza successori.

La sua vocazione drammatica si riconosce e si potenzia, a un certo punto, come vocazione drammaturgica. E il sangue che gli viene dalla sua terra sembra reclamare questo sbocco. È la stagione d’oro del teatro di strada in Sicilia, attori come Angelo Musco e Giovanni Grasso riscuotono consenso dal popolo di cui sono figli, Nino Martoglio rinnova nel teatro la spinta propulsiva che in letteratura era venuta dal carisma di Capuana. Non se ne valuterà mai abbastanza la suggestione mimetica e solidale. Ma in Sicilia è illustre la tradizione dell’opera dei pupi. E che cos’è Agrigento, e cos’era Girgenti, se non un grande teatro all’aperto, dall’acropoli allo stilobate dei templi dorici, relitti ma testimoni nobili della tradizione antica e greca?

Ci sono in tutto questo gli ingredienti di un romanzo familiare e Pirandello li coglie perfettamente con la favola del Caos, la leggenda delle origini, una forma, da decifrare, di predestinazione.

Certo, sulla scena i problemi della lingua sono ancora più forti che nella pagina narrativa. Ma se Giovanni Grasso può portare a Firenze nel 1906 La figlia di Iorio in versione siciliana sollevando entusiasmo negli spettatori che lo fraintendono, perché D’Annunzio sì, e i siciliani no, ad esprimere un’identità e un’eredità? L’istinto, l’esempio dei sodali sul campo, il mutare dei tempi e della società, premono per sbarazzarsi dei pregiudizi teorici. In realtà Pirandello era attrezzato per il salto, che poi, a ben considerare, presupponeva una continuità sotterranea, una coerenza segreta.

««« Introduzione al Teatro di Pirandello

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