Di Biagio Lauritano.
Una brevissima riflessione sulla commedia di Luigi Pirandello.
L’arte ha perso la propria vocazione al sublime e deve perciò fare i conti con l’alienazione della società e ogni persona può a stento riconoscere se stessa.
Sei personaggi in cerca d’autore: realtà o finzione?
Per gentile concessione dell’Autore.
Sei personaggi in cerca d’autore rappresentano il fallimento dell’uomo del Novecento di spiegare la realtà della vita: ognuno dei personaggi è portatore di una verità che non può essere comunicata agli altri. A dire il vero neanche i sei personaggi riconoscono fino in fondo la parte che la sorte ha loro assegnato, ecco che allora ne scaturisce l’ambiguità della rappresentazione ovvero l’impossibilità di fissare la vita nella forma.
Il tentativo dei sei personaggi di alleviare la propria sofferenza attraverso la messinscena non ha, in questo caso, una funzione catartica: la vita accade una sola volta e non può essere “rivissuta”. Ne deriva il dolore perenne per la propria condizione esistenziale e l’impossibilità per Pirandello di utilizzare per questi personaggi un linguaggio in cui significante e significato coincidano. Tutto appare allusivo e sfumato in un gioco di emozioni che rendono il pubblico sì partecipe del dramma, ma a tratti ovvero accade che ogni spettatore segue la storia dei sei personaggi, ma, è come se alternasse il sogno alla veglia.
L’arte ha perso la propria vocazione al sublime e deve perciò fare i conti con l’alienazione della società e ogni persona può a stento riconoscere se stessa; verrà forse un giorno in cui la concordia e l’armonia regneranno tra gli uomini, ma ciò potrà essere anche il punto di partenza per la fissazione della vita nella forma ovvero la fine dell’umanità. E anche in questo caso c’è ambiguità: la fissazione della vita nella forma non sta già avvenendo?
Biagio Lauritano
24 dicembre 2021
Sei personaggi in cerca d’autore.
PRIMA RAPPRESENTAZIONE 10 maggio 1921 – Roma, Teatro Valle,
Compagnia Dario Niccodemi, interpreti Vera Vergani e Luigi Almirante.
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