Legge Giuseppe Tizza. «Avrebbe forse dovuto pentirsene, come d’un peccato, perché costava necessariamente lagrime agli altri questo suo inutile riso. Ma che poteva farci se non moriva? E del resto, che pentimento, se l’uno e l’altra, stanchi d’aspettare invano la sua morte, s’erano di là […]
Archivi Giornalieri: 1 Marzo 2024
3 articoli
Legge Giuseppe Tizza. «Lucilla comincia a tremare; vuol fuggire; ma l’uscio si spalanca: ominacci di campagna ubriachi, vestiti di velluto, con gambali e speroni ai piedi; facce bestiali pavonazze, urlando, barcollando, allungando le manacce, la tirano dentro, in mezzo a una nuvola di fumo.» Prime […]
Legge Giuseppe Tizza. «Un usignuolo veniva a cantare ogni notte nel mio giardino, tutto ridente e squillante a maggio di rose gialle, di rose rosse, di rose bianche e di garofani e di geranii.» Prima rappresentazione: 29 settembre 1922 Roma, Teatro Argentina, Compagnia Lamberto Picasso. […]