Legge Valter Zanardi. «Mi sorse allora come in un lampo di follia la tentazione di mettermi a battere fragorosamente le mani, per rompere, per fracassare quel silenzio, per far balzare in piedi atterriti quei pochi, taciturni, oppressi avventori, aspiranti morti. Mi avrebbero preso per pazzo?» […]
Archivi Giornalieri: 25 Marzo 2023
Legge Giuseppe Tizza. «Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttà.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves, Milano […]
Legge Valter Zanardi. «Le viveva invece lì sul petto, stretta sotto il braccio, quella bambola meravigliosa; d’una vita incomprensibile però, quale le sbarbagliava ancora nella mente attraverso il chiacchierio fitto e volubile della padroncina malata.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 30 luglio 1914, poi in E domani, […]
Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 27 maggio 1911, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. «No, non era gelosia. Un altro sentimento era, duro rodente indefinibile, quello che Norina provava e da cui si sentiva svoltare il cuore in petto: rabbia fredda, invidia, dispetto, schifo e […]
Prime pubblicazioni: Novissima, anno IX, 1909, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. «Ah, quell’ombrello era suo, ormai, tutto suo, suo unicamente, e mai lo avrebbe ceduto, neppure alla mamma! Che pena, intanto, che tutta quella pioggia andasse sprecata…» Novella dalla Raccolta “Il viaggio” (1928) ««« […]
Legge Giuseppe Tizza. «Ecco: ella lo aveva tradito in sogno; tradito, e non ne aveva rimorso, no, ma rabbia per sé, d’essere stata vinta, e rancore, rancore contro di lui, anche perché in sei anni di matrimonio non aveva saputo mai, mai farle provare quel […]