Legge Renzo Clerico. «In quel portafiori, quasi all’improvviso, fuor di stagione, era sbocciata una magnifica rosa rossa. La signora Lucietta restò dapprima a mirarla, stupita, tra lo smortume della tappezzeria grigiastra, di quella sudicia saletta. Poi, dalla gioja di quella rosa rossa ebbe come un […]
Archivi Giornalieri: 19 Marzo 2023
Legge Valter Zanardi. «Ah, quell’ombrello era suo, ormai, tutto suo, suo unicamente, e mai lo avrebbe ceduto, neppure alla mamma! Che pena, intanto, che tutta quella pioggia andasse sprecata…» Prime pubblicazioni: Novissima, anno IX, 1909, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. L’ombrello Legge Valter Zanardi […]
Legge Valter Zanardi. «Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttà.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves, Milano […]
Legge Gaetano Marino. «Ah che incanto! che pace! Pareva che la Luna inondasse di luminoso silenzio quei prati: d’un silenzio attonito e pur tutto pieno di fremiti. Erano sottili, acuti fritinníi di grilli, risi di rivoli giù per le zane.» Prime pubblicazioni: I Mattaccini, 5 […]
Legge Lorenzo Pieri. «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Gaetano Marino. «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Valter Zanardi. «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Giuseppe Tizza. «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: […]
Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 11 aprile 1926, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo […]