Legge Giuseppe Tizza. «Tu non puoi immaginare l’odio che m’ispirano le cose che vedo, prese con me nella trappola di questo mio tempo; tutte le cose che finiscono di morire con me, a poco a poco! Odio e pietà! Ma più odio, forse, che pietà.» […]
Archivi Giornalieri: 17 Novembre 2022
Legge Lorenzo Pieri. «L’aria, satura di tutte le fragranze delle ville vicine, pareva grillasse d’un baglior d’oro, e tutti i visi delle donne, sotto i cappelloni spavaldi, sorridevano accesi da riflessi purpurei.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 9 luglio 1911, poi in La trappola, Treves, […]
Legge Giuseppe Tizza. «Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine e appena rischiarata, una donna. Livida, col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso, teneva gli occhi chiusi, e i capelli, d’un bellissimo color rosso, sciolti e sparsi sul guanciale.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Gaetano Marino. «Giove… forse! Ma non crediate che potreste scorgerlo a occhio nudo! Forse con qualche telescopio di prim’ordine; e non lo so di certo. Pallottoline, care mie, pallottoline! Quanto a noi, alla nostra Terra, non se ne sospetterebbe nemmeno l’esistenza. E volete far […]
Legge Lorenzo Pieri. «Le mosche gli si posavano su le mani, gli svolavano ronzanti sonnacchiose attorno alla faccia, gli s’attaccavano voraci su la fronte, agli angoli della bocca e perfino a quelli degli occhi: non le sentiva, non le cacciava, e poteva seguitare a sorridere.» […]
Legge Lorenzo Pieri. «Dove vada tutta questa roba preziosa, che noi spediamo – questo, vedi – non sono riuscito ancora a capirlo. Ma ho un certo dubbio, che non lo capiscano bene neanche gli uomini; e mi consolo.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 ottobre […]
Prime pubblicazioni: La lettura, maggio 1912, poi in Le due maschere, Quattrini, Firenze 1914. «Un odio cupo e feroce s’impossessò di lei per il padre sconosciuto che l’aveva messa al mondo e abbandonata senza neppure vederla; che dopo averle dato la vita, le aveva negato […]
Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 5 febbraio 1910 col titolo La benedizione, poi in Le due maschere, Quattrini, Firenze 1914. «Nunziata entrò coi piedi scalzi, ravviandosi con le mani i capelli scarmigliati dal vento. Alla vista di quella saletta quieta nella casa del suo vecchio […]
Legge Giuseppe Tizza. «Stretta nelle spalle, ha la gobba, dietro, ben segnata dal giubbino verde sbiadito: la gobba delle povere madri sfiancate dalle cure dei figli e della casa.» Prime pubblicazioni: Rassegna settimanale universale, 25 aprile 1897 col titolo Il dottor cimitero, poi con il […]
Legge Gaetano Marino. «Stretta nelle spalle, ha la gobba, dietro, ben segnata dal giubbino verde sbiadito: la gobba delle povere madri sfiancate dalle cure dei figli e della casa.» Prime pubblicazioni: Rassegna settimanale universale, 25 aprile 1897 col titolo Il dottor cimitero, poi con il […]
Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 11 marzo 1912, col titolo Certi obblighi…, poi in Dal naso al cielo, Bemporad, Firenze 1925. «Sì, quei lumini là, come una moltitudine di lucciole a congresso, rischiarano penosamente e rimangono tutta la notte a vegliare, nel lugubre silenzio, vicoletti lerci […]
Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 7 aprile 1907, poi in Il Carnevale dei morti, Battistelli Firenze 1919. «Le macchie del Conventino erano su la costa occidentale del monte: fittissime e intricate. Macchie propriamente non erano, perché tutti quegl’ippocastani là, sebbene rimasti sottili, erano ormai divenuti d’altissimo fusto […]
Legge Gaetano Marino. «Quando le scuole erano chiuse per le vacanze estive, la maestrina Boccarmè non sapeva che farsi della sua libertà. Avrebbe potuto viaggiare, coi risparmii di tanti anni; le bastava sognare così, guardando le navi ormeggiate nel Molo o in partenza.» Prima pubblicazione: […]
Legge Giuseppe Tizza. «Quando le scuole erano chiuse per le vacanze estive, la maestrina Boccarmè non sapeva che farsi della sua libertà. Avrebbe potuto viaggiare, coi risparmii di tanti anni; le bastava sognare così, guardando le navi ormeggiate nel Molo o in partenza.» Prima pubblicazione: […]
Legge Valter Zanardi. «Stretta nelle spalle, ha la gobba, dietro, ben segnata dal giubbino verde sbiadito: la gobba delle povere madri sfiancate dalle cure dei figli e della casa.» Prime pubblicazioni: Rassegna settimanale universale, 25 aprile 1897 col titolo Il dottor cimitero, poi con il […]