Legge Valter Zanardi. «Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine e appena rischiarata, una donna. Livida, col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso, teneva gli occhi chiusi, e i capelli, d’un bellissimo color rosso, sciolti e sparsi sul guanciale.» Prime pubblicazioni: […]
Archivi Giornalieri: 13 Novembre 2022
Legge Gaetano Marino. «Era una vecchia borsetta, evidentemente lasciata lì da qualche avventore. Forse era vuota. Se non vuota, che poteva mai contenere? pochi soldi, qualche lira d’argento. E il Noccia rimase un pezzo perplesso, se prenderla o farla prendere dal caffettiere…» Prima pubblicazione: Corriere […]
Legge Lorenzo Pieri. «Era una vecchia borsetta, evidentemente lasciata lì da qualche avventore. Forse era vuota. Se non vuota, che poteva mai contenere? pochi soldi, qualche lira d’argento. E il Noccia rimase un pezzo perplesso, se prenderla o farla prendere dal caffettiere…» Prima pubblicazione: Corriere […]
Legge Gaetano Marino. «Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine e appena rischiarata, una donna. Livida, col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso, teneva gli occhi chiusi, e i capelli, d’un bellissimo color rosso, sciolti e sparsi sul guanciale.» Prime pubblicazioni: […]
Legge Giuseppe Tizza. «Sentendo sonare quel giorno il campanello della porta, e parendole dalla scampanellata che fosse il postino, s’era recata ad aprire tutta contenta, al solito; ma a un tratto, senza aver avuto neanche il tempo d’accorgersi a chi avesse aperto, s’era trovata per […]
Legge Valter Zanardi. «Tu non puoi immaginare l’odio che m’ispirano le cose che vedo, prese con me nella trappola di questo mio tempo; tutte le cose che finiscono di morire con me, a poco a poco! Odio e pietà! Ma più odio, forse, che pietà.» […]